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Med Wind, lungo le rotte del vento e dell’avifauna

Monitoraggio dell’avifauna negli impianti eolici offshore del Mediterraneo
Il Mediterraneo è uno dei principali corridoi migratori al mondo: ogni anno milioni di uccelli lo attraversano compiendo due migrazioni stagionali tra Europa e Africa. In questo contesto, lo sviluppo dell’energia eolica offshore richiede un approccio responsabile, capace di coniugare la produzione di energia pulita con la tutela della biodiversità.
Cos’è il monitoraggio dell’avifauna offshore:
- Un’attività di osservazione sistematica che censisce le specie di uccelli presenti in un’area marina, registrandone numero, comportamento e movimenti.
- Una pratica essenziale per i parchi eolici offshore del Mediterraneo come Med Wind.
Come funziona:
- Campagne sul campo condotte da biologi specializzati lungo transetti prestabiliti.
- Utilizzo di binocoli e fotocamere ad alta risoluzione.
- Protocolli standardizzati secondo le Linee Guida ISPRA per il monitoraggio ambientale marino.
A cosa serve:
- Valutare l’interazione tra rotte migratorie e aree destinate agli impianti eolici offshore.
- Fornire dati scientifici per pianificare progetti sostenibili al fine di mitigare gli effetti sull’avifauna.
- Proteggere gli equilibri ecologici del Mediterraneo durante la transizione energetica.
Quando l’innovazione è sostenibile
Nel cuore del Canale di Sicilia, dove il vento soffia costante e il mare custodisce un patrimonio unico di biodiversità, Renexia porta avanti una visione chiara: far convivere energia e natura, innovazione e rispetto.
È qui che prenderà forma Med Wind, il più grande parco eolico offshore floating del Mediterraneo, pensato per produrre energia pulita valorizzando al tempo stesso la ricchezza ecologica del mare.
Ogni fase del progetto è un incontro tra competenze diverse: ingegneri, tecnici, oceanografi, biologi che ogni giorno uniscono conoscenze per costruire un modello di transizione sostenibile.
Tra loro c’è Enrico Guzzo, biologo specializzato in ecologia della migrazione, che durante le indagini geotecniche a bordo della nave utilizzata da Renexia per gli studi sui fondali marini – ha condotto una campagna di monitoraggio dell’avifauna migratoria offshore.
I risultati dello studio scientifico
L’obiettivo dell’attività scientifica è comprendere come le rotte migratorie degli uccelli che attraversano il Mediterraneo centrale interagiscono con le aree destinate allo sviluppo dell’energia eolica offshore, fornendo dati preziosi per le valutazioni ambientali che guidano ogni fase del progetto Med Wind.
L’indagine si è svolta tra 40 e 80 chilometri al largo della costa siciliana, lungo transetti giornalieri percorsi a velocità costante per garantire un’osservazione sistematica delle specie in volo o in sosta.
Le attività, svolte secondo le Linee Guida ISPRA per il monitoraggio ambientale marino, hanno previsto l’utilizzo di binocoli e fotocamere ad alta risoluzione per raccogliere dati quantitativi e fotografici successivamente elaborati tramite indicatori ecologici standardizzati.
Durante le 42 giornate di osservazione, sono stati registrati 2.974 individui appartenenti a 40 specie diverse, tra cui la Berta maggiore (Calonectris diomedea) – emblema dell’avifauna pelagica mediterranea e protagonista della stagione con oltre l’80% delle osservazioni totali.
Sono stati inoltre censiti rapaci in migrazione attiva, come il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), oltre a passeriformi transcontinentali, ardeidi e rondoni.
Le analisi hanno confermato l’importanza ecologica del settore di Marettimo come corridoio migratorio euro-africano e zona ad alta sensibilità biologica, in piena coerenza con le mappe internazionali di BirdLife International e LIPU.
Energia e biodiversità: un equilibrio possibile
Il monitoraggio condotto rappresenta un esempio concreto di come innovazione tecnologica e tutela ambientale possano procedere insieme.
Per Renexia, ogni fase del progetto Med Wind nasce da una visione integrata di sostenibilità, dove la ricerca scientifica diventa strumento fondamentale per comprendere, valutare e proteggere gli ecosistemi marini.
Questo approccio multidisciplinare permette di valutare e mitigare gli impatti delle attività offshore, assicurando che la transizione energetica avvenga nel pieno rispetto della biodiversità e dei delicati equilibri del Mediterraneo.
Conoscenza e rispetto per il Mediterraneo
L’esperienza nel Canale di Sicilia ha offerto l’opportunità di osservare da vicino la straordinaria biodiversità del Mediterraneo e di mettere a punto un modello di ricerca che unisce monitoraggio diretto, analisi spaziale e pianificazione ecologica.
Un impegno che conferma la missione di Renexia: sviluppare energia rinnovabile in armonia con l’ambiente, promuovendo una crescita sostenibile fondata su conoscenza, innovazione e responsabilità.
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