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La mappa degli avvistamenti dei cetacei nel Golfo di Taranto: quando energia rinnovabile e biodiversità si incontrano

Uno studio innovativo sulla convivenza marina
Beleolico sta dimostrando un principio fondamentale per il futuro delle energie rinnovabili: innovazione energetica e biodiversità marina possono coesistere in perfetta sinergia. Un approfondito studio triennale condotto da Jonian Dolphin Conservation in collaborazione con Renexia ha portato a risultati sorprendenti che sfidano molte convinzioni precedenti. I dati raccolti tra il 2022 e il 2024 rivelano che i cetacei continuano ad usare l’area del Golfo di Taranto e che alcune specie hanno mostrato un comportamento di avvicinamento all’area.
I cetacei nell’ecosistema del Beleolico
La specie più comune nel Golfo di Taranto è rimasta la Stenella coeruleoalba (stenella) seguita dal Tursiops truncatus (tursiope) e dal Grampus griseus (grampo). Un risultato interessante dello studio rivela che gli individui di stenella hanno mostrato un comportamento di avvicinamento all’area delle turbine. In attesa dei risultati conclusivi dello studio, Renexia ha elaborato una mappa dettagliata che documenta la presenza di diverse specie di cetacei nella zona del parco eolico. Questa visualizzazione rivela non solo l’abbondanza di vita marina nell’area, ma dimostra anche come le pale eoliche siano state integrate nello spazio vitale dei delfini.
Un catalogo ricco di biodiversità marina
La ricchezza della vita marina documentata è notevole. La mappa registra ben 128 avvistamenti di Tursiops truncatus, una specie che vive prevalentemente lungo le coste ed è considerata un indicatore dello stato di salute dell’ecosistema marino. Ancora più numerosa è la presenza della Stenella coeruleoalba con 391 avvistamenti, confermandosi come la specie più abbondante nel Mar Mediterraneo e nel Golfo di Taranto. Il monitoraggio ha documentato anche la presenza di specie più rare come lo Ziphius cavirostris (zifio), con 3 avvistamenti che rappresentano i primi mai registrati per questa specie nel Golfo di Taranto, e il Physeter macrocephalus (capodoglio), il più grande predatore dei mari, avvistato 6 volte.
Una testimonianza della sostenibilità del modello Renexia
Questi risultati non sono casuali, ma rappresentano la conferma dell’efficacia del modello di sviluppo promosso da Renexia, che pone la sostenibilità ambientale al centro della produzione di energia rinnovabile. Il monitoraggio scientifico rigoroso condotto in partnership con Jonian Dolphin Conservation testimonia il nostro impegno a realizzare impianti di energia eolica offshore che rispettino e valorizzino gli ecosistemi marini. Un dato significativo è dato dagli 81 avvistamenti di Grampus griseus avvenuti nell’area di studio in prossimità del parco eolico: un numero importante di osservazioni se pensiamo che questa specie nel Mediterraneo è considerata a rischio di estinzione.
Un invito all’esplorazione della biodiversità marina
La mappa degli avvistamenti rappresenta uno strumento prezioso non solo per la comunità scientifica, ma anche per tutti coloro che sono interessati alla conservazione della biodiversità marina e allo sviluppo sostenibile. Vi invitiamo a consultare questa risorsa, per esplorare nel dettaglio la distribuzione delle diverse specie di cetacei nell’area del Golfo di Taranto. Attraverso questa mappa interattiva, è possibile apprezzare visivamente come l’energia eolica marina e la vita dei cetacei possano coesistere, aprendo nuove prospettive per un futuro energetico che sia veramente in armonia con la natura.
La coesistenza tra produzione di energia pulita e tutela della biodiversità marina non è più solo un ideale, ma una realtà documentata che Renexia è orgogliosa di condividere con questa mappatura.
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